Descrizione:
Chi oggi si stupisca della proliferazione delle fake news e di un certo tipo di antipolitica si stupirà ancor di più venendo a sapere quanto queste piante infestanti abbiano radici profonde nella nostra cultura nazionale. Paolo Pizzolante svela i meccanismi che da oltre 40 anni contagiano di superficialità e mancanza di senso critico la macchina burocratica e culturale italiana. Ciò che oggi emerge, infatti, è il manifestarsi di una patologia dalla lunga latenza, il frutto coltivato da decenni di un disinteresse quasi totale nei confronti della verità e della giustizia. L’autore ripercorre la storia giudiziaria italiana, dalle vicende di mafia alla cronaca nera, mostrando con sorprendente lucidità quanto i nostri giudizi, come singoli e come cittadini, siano stati spesso affrettati, quanto facilmente condizionati e quanto ci abbiano resi inermi oggi verso una dialettica politica tutta spostata sulla comunicazione ma che ha rinunciato alla ricerca della verità.
Laureato in Scienze Politiche a Bologna nel 2005, con una tesi sulla teoria dei giochi applicata alle Relazioni Internazionali, relatore il Professor Angelo Panebianco.
Appena laureato ha lavorato alla Camera dei Deputati come assistente parlamentare, poi al Ministero degli Affari Esteri come Segretario Particolare del Sottosegretario delegato a Africa e Asia.
Ha curato la raccolta intitolata “Garantisti dei miei stivali” (Koinè Ed. 2007), edita dalla Fondazione Craxi, e firmato alcuni articoli per “l’Opinione”, testata cartacea, e “A Voce Alta”, testata on-line.
è stato in seguito autore di documentari storici come “La mia vita è stata una corsa” (Minerva Pictures, 2008) su Bettino Craxi, andato in onda su Canale 5 nel gennaio 2009, e altri pubblicati in allegato a “Il Giornale” (“Il Governo Craxi”, “Esilio”, “Falsa Rivoluzione”).
Per la RAI ha firmato 8 puntate di “Abissi” (Rai Due, 2010), una serie di documentari su mondo marino, archeologia e biologia.
Dal 2013 è imprenditore nei servizi energetici e ambientali. |