Descrizione:
«Io non credo che l?Italia sia razzista, affermarlo significherebbe fare lo stesso errore di chi per anni ha confuso l?immigrazione clandestina con l?immigrazione. Non siamo tutti uguali, non si può estendere il chiasso di una minoranza rumorosa a tutti. Io ho viaggiato da Nord a Sud, da Est a Ovest, e so che nel nostro Paese è molto radicata una estesissima cultura di accoglienza e solidarietà. Penso che si viva un disagio invece, il quale se non trova ascolto e, soprattutto, non riceve risposte istituzionali capaci di far scorgere prospettive, può scivolare in posizioni estreme e anche violente. I razzisti credo siano una minoranza rumorosa, mentre molti vivono timori perché non hanno informazioni chiare e complete. Il problema è che occorre dare concretamente la possibilità a tutti di crescere e maturare attraverso una sensibilizzazione e educazione al problema. Io non penso che l?Italia sia razzista, credo che non abbia avuto sufficienti occasioni e strumenti per capire una delicata situazione storica di cambiamento, che richiederebbe di essere accompagnata culturalmente e politicamente».
Tratto dall?intervista a Cécile Kyenge. |