Descrizione:
Se cerchi una buona notte sexy, le favole porno sono quello che fa per te. Segui Aurora in un racconto porno abitato da streghe buone, baldi cavalieri e maghi malvagi. Oltre che di principesse porno, sesso orale, sesso lesbico, sesso anale e gang bang. Tutto quello che ti serve per fare tanti bei sogni bagnati!
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La principessa Aurora convive con una terribile maledizione: ha la vagina dentata. Ogni mattina se la fa leccare dalle sue tre dame di compagnia porcelle, ma ormai non le basta più. Inizia a sentire il bisogno di un uccello che riempia la sua vita e tutti i suoi buchi. Senza contare che l’uomo che suo padre vorrebbe farle sposare proprio non le va. Come fare?
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L’unico modo per riappropriarsi della propria vagina è rompere la maledizione. E l’unico modo per rompere la maledizione è farsi scopare dal grande mago Severus e da tutto il Concilio Oscuro. Il problema è che Aurora non ha mai toccato un membro maschile in vita sua e non ha idea di come fare. Per fortuna non è sola.
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Grazie all’aiuto di una strega porca, imparerà come succhiare uccelli e prenderlo nel didietro. I suoi tre cavalieri la aiuteranno nell’impresa, mettendo a disposizione i propri spadoni a due mani. In un vortice di sesso e di manufatti magici, Aurora imparerà tutto quello che le serve per essere una vera principessa porno.
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Forse, però, il Concilio Oscuro non è il vero nemico…
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L'autrice. Natalie Grimm ha due passioni: il sesso e la scrittura. Dalla loro unione sono nate le sue favole porno e gli altri romanzi, quasi tutti con punto di vista femminile. Nonostante l'alone surreale proprio del genere, le fiabe porno di Natalie Grimm hanno tutte una storia con un inizio e una fine.
"Porno favola di Aurora" prende in giro lo stereotipo della principessa pura che aspetta il suo principe per farsi salvare. Propone invece una principessa porno, in grado di combattere le proprie battaglie e di godersi un po' di sano sesso nel mentre.
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Estratto da "Porno favola di Aurora"
"Il re mi aspetta nel nostro salottino privato, seduto al tavolo. Accanto a lui c’è un uomo di forse cinquant’anni, con una grossa cicatrice che gli attraversa il viso. Si gira verso di me: ha un occhio di vetro e l’altro è color fango. Le labbra sono piegate all’ingiù in un’espressione severa.
Va bene, è molto più grande di me, ma potrebbe non essere un male.
Magari potrebbe non essere neppure lui: in fondo dobbiamo parlare di come sciogliere la maledizione. Potrebbe essere un mago chiamato appositamente.
Faccio un inchino. «Vostra Maestà.»
Mio padre si alza e così fa il suo ospite. «Aurora, ti presento il marchese di Vaten, tuo futuro marito.»
L’uomo fa un inchino meccanico e si rialza. Fa correre l’occhio sano su tutto il mio corpo e si sofferma all’altezza del basso ventre.
«Vostra Maestà mi ha parlato della maledizione.» La sua voce è fredda. «Sappiate che per me non è un problema.»
Andiamo subito al punto così?
Sollevo le sopracciglia. «Quindi sapete come sciogliere la maledizione prima del matrimonio?»
Il re si risiede, seguito dall’uomo.
«No, non lo sa.» Gli occhi di mio padre sono ridotti a due fessure. «Non lo sa lui e non lo sa nessun altro perché non esiste un modo per farlo.»
Come non esiste?" |