Descrizione:
Un accattivante titolo per due agili saggi nei quali Francesco Saverio Nitti, contestando il fatalismo e i limiti di certi stereotipi, offre al lettore stimolanti chiavi di lettura di personaggi ed eventi storici, in una prospettiva insolita di valenze e significati. ?L?Italia è la terra degli eroi? così nella storia eroica quale noi insegniamo e quale abbiamo imparata, afferma l?autore. Ma l?eroe non è che l?espressione di un male, della bassezza collettiva che dà luogo alla diffusa convinzione sulla soluzione delle criticità mediante la presenza e l?azione di uomini speciali, di eroi; in un paese dove ognuno abbia il sentimento della propria responsabilità, l?eroe non è possibile; dove l?educazione popolare sia elevata, e elevata la coscienza collettiva, dove tutti facciano il loro dovere non vi sono eroi, non c?è bisogno di eroi perché gli eroi si hanno quando non si è raggiunto che un debole grado di sviluppo, di solidarietà e di valore sociale.
Francesco Saverio Nitti (Melfi, Potenza 1868 - Roma 1953), statista e studioso particolarmente attento ai problemi economico-finanziari, ricoprì importanti cariche nei governi a partire dal 1911 e, nel biennio 1919-20, quella di presidente del consiglio. Dopo l?avvento del fascismo, fu costretto all?esilio; fece ritorno in Italia solo nel 1945, dopo aver subito, nel 1943, l?arresto e la deportazione da parte dei nazisti. Al rientro in patria riprese l?attività politica, ricoprendo ancora una volta, nel 1947, la carica di presidente del consiglio. Della sua intensa attività di studioso e pubblicista, vanno ricordati, tra gli altri, i volumi: L?Italia all?alba del XIX secolo, 1901; L?Europa senza pace, 1921; La libertà, 1926; La democrazia, 1933; La disgregazione dell?Europa, 1938. |