Descrizione:
Il calcio raccontato, osservato, giocato minuto dopo minuto, dal fischio d?inizio fino ai tempi supplementari. Il calcio senza tempo e senza spazio: gioco di squadra che ha il sapore di casa anche al di là dell?Oceano. Gianluca Arcopinto è il padre di Giosuè e dirigente della Fortitudo Roma, scuola calcio in cui Francesco Totti ha mosso i suoi primi passi da calciatore e che suo figlio frequenta da circa due anni. La semifinale di un torneo nazionale della squadra diventa un espediente per rievocare i primi ricordi legati al mondo del calcio, per riflettere sul ruolo delle scuole calcio nelle città contemporanee, per rivivere le partite che lo stesso autore ha arbitrato e che non smette ancora di giocare. Ne risulta un coro polifonico in cui la voce dell?io narrante si mescola a quelle dei bambini in campo, in particolare quella del figlio Giosuè, a quelle dei genitori sugli spalti e dell?allenatore Bruno in panchina. Gianluca gli siede accanto e da lì osserva, si commuove e sogna un calcio libero da compromessi, proprio come quel cinema autonomo che ama e sostiene di più. Allora diventa superfluo raccontare la finale del medesimo torneo, giocata a Napoli, nel quartiere Sanità: il viaggio in pullman e la calorosa accoglienza da parte degli avversari sono già una vittoria. |