Descrizione:
La solitudine, i pensieri, i ragionamenti, i “se”, i “forse”. Sono tutti mezzi per andare a fondo nel proprio io, per conoscersi meglio. La sincerità, invece, è l’unica cura per il male che coglie lo spirito, se esiste, o comunque la testa. Quel male di vivere che tanto bene fu descritto da Montale. Egli opponeva l’indifferenza al dolore causato dal mondo agli uomini, ma cosa si può opporre al male che gli uomini portano nel mondo? C’è la convinzione che l’indifferenza sia quanto di peggio si possa dimostrare nei confronti di qualcuno. Non è vero. Ho sperimentato sulla mia pelle che carpire la buona fede altrui, giocando con i sentimenti di chi riponga tra le nostre mani la propria vita, è il male peggiore che si possa esprimere. Credo che anche all’odio si possa porre un limite. All’egoismo e al menefreghismo, no.
In un vortice di pensieri e flashback, Dario ripercorre la sua vita, con toni talvolta estremamente drammatici. Un viaggio nell'intimo, le cui fermate non sono scontate. |