Descrizione:
Ancora Giulia nella mente, ma già lasciata indietro. Le vette davanti agli occhi, ma ancora da assorbire. C’è sempre qualcosa di inafferrabile nel concetto di viaggio. Forse è la sensazione che provi quando vedi qualcosa che non hai mai visto, forse è quel pensiero che punge il cuore da dentro e fa pensare a chi non c’è mentre vorresti che ci fosse, o magari è quell’istante in cui l’immanenza ti costringe a fermarti per prendere un respiro profondo. Ecco, quel respiro è ciò che troverete in queste pagine. Un lunghissimo, meraviglioso, incomprensibile respiro. Lo farete senza accorgervene, in modo del tutto istintivo, ma non c’è dubbio che sarà uno tra i più belli che ricorderete. Tuttavia, se vi capitasse di sentire il cuore che accelera, mentre leggete, tenete duro e andate avanti. Se dentro di voi qualcosa dovesse iniziare a gridare o a scalpitare, resistete e proseguite. È tutto normale. Sono le parti più belle di voi che riprendono a funzionare. Sono le emozioni, gli entusiasmi, le sorprese, gli stupori, le eccitazioni, sono la fame e la sete, sono la voglia di sentire di nuovo certi profumi e di ritrovarvi improvvisamente dalla parte giusta. Lato partenze.
Serena Meliga è nata a Cuneo, il 19 marzo 1975.
Negli anni novanta ha affrontato una prima esperienza internazionale, concludendo gli studi superiori in Francia e ottenendo il Baccalaureat Serie C con Menzione Molto Bene.
Rientrata in Italia per intraprendere gli studi universitari in Giurisprudenza, nel 2003 ha conseguito il titolo di Avvocato presso la Corte d’Appello di Torino.
Da allora ha esercitato la professione forense.
Dal 2010, quale titolare del proprio studio legale, ha orientato la sua attività al diritto civile e amministrativo.
Costantemente ha coltivato l’interesse per la musica, il canto corale e la scrittura.
Dal 2014 vive a Francoforte sul Meno, insieme a suo marito e ai figli di 9 e 6 anni.
Il rigore, che ispirava la sua professione di giurista, ora la guida in una nuova attività di ricerca e scrittura.
Nel 2016 ha pubblicato, mediante la piattaforma Streetlib, Cose che ora so, 20 piccole storie di Germania. |
