Descrizione:
Mi sono trovato spesso, nella mia esperienza di formatore, in posti molto belli. La natura e l’arte sono stati lo sfondo di esperienze affascinanti, il degno contenitore di quell’incredibile percorso umano che è l’avventura formativa. Ricordo ancora con nostalgia e commozione la luce pomeridiana calante sulle valli friulane o il fresco tepore dell’attesa nel parco della Fattoria di Celle a Santomato. In quei momenti era naturale sostare e lasciare che la mente fuggisse dalle preoccupazioni pedagogiche ai pensieri di senso: dal “come?” al “perché?”.
Mentre attendevo che i giovani studenti arrivassero alla tappa della scrittura esistenziale, situata all’interno dell’incredibile Iperuranio di Idetoshi Nagasawa, opera in marmo collocata nel bosco della Fattoria di Celle, uno dei parchi di arte ambientale più affascinanti del pianeta, prendevo appunti sul mio taccuino; e così accadeva anche tra le casette di legno del villaggio di Cesclans, mentre attendevamo il ritorno dei partecipanti al corso dalla loro “due giorni” in solitaria, chiamata hike secondo la tradizione scout.
Questo scritto è il risultato di quei momenti, e di altri simili. E’ il tentativo di rimandarvi alcuni riflessi della mia esperienza di formatore. Come l’esperienza emotiva dell’incontro con le persone nei contesti naturali e artistici, abbia contribuito a fornirmi strumenti di riorganizzazione del mio sapere di adulto che opera, e cerca di galleggiare, nella società del rischio [Beck]. Idee che avevo hanno preso nuove forme e nuove consapevolezze, altre si sono aggiunte. Ho dovuto comunque, per prima cosa, fare spazio dentro di me perché l’esperienza dell’incontro potesse accadere, trovare posto e produrre i suoi effetti.
Queste poche righe sono anche una sintesi delle motivazioni che mi hanno portato a prediligere la sperimentazione di percorsi formativi con gli adulti, che prevedono momenti esperienziali e l’utilizzo di alcune tecniche di racconto di sé di tipo auto-bio-grafico. Se vi sembreranno riflessioni senza molto senso mi scuso in anticipo, la brevità dovrebbe farmi perdonare.
Ho alternato i miei pensieri a brani di autori che mi sono stati di aiuto e conforto e ho messo, come ex-erga in ogni paragrafo, alcune frasi di giovani studenti scritte all’interno del sopra ricordato Iperuranio, in seguito alla proposta di un momento di scrittura formativa individuale: mi sembrava ben esplicassero il senso di quanto mi ero proposto di mettere in luce. Ancora una volta giovani maestri, per noi poveri adulti assetati di sapienza. |