Descrizione:
Il romanzo affronta la questione amorosa da una visuale prismatica e consapevole, mettendo in scena tutte le sue sfaccettature: amore non è solo passione e desiderio, ma dialogo continuo con se stessi prima ancora che con l’altro. Il rapporto di coppia viene indagato con il disincanto di chi, attraverso le sue più intime esperienze, realizza che l’amore non è un microcosmo a se stante, ma qualcosa che deve, inevitabilmente, misurarsi con la quotidianità, facendo così emergere un aspetto fondamentale: amore e innamoramento non sono la stessa cosa.
La storia ripercorre le vicende sentimentali di Tiziana, una giovane avvocatessa che si occupa di diritto di famiglia, un mestiere duro che la porta ogni giorno a confrontarsi con le problematiche più spinose della vita coniugale: adulteri, meschinità e vendette. La protagonista passa in rassegna le vicissitudini che l’hanno maggiormente segnata, arricchendo il suo racconto con le quelle di chi le sta intorno: amici, parenti, ma anche, e soprattutto, con quelle dei suoi clienti da cui ricava preziosi spunti di riflessione.
La narrazione viaggia su due binari che si scontrano nel momento in cui la visione edulcorata del sentimento amoroso deve fare i conti con le gelosie, i tradimenti, le incomprensioni e le crisi che la relazione attraversa. Binari che, però, si ricongiungono quando la maturità emotiva della protagonista approda a un’importante consapevolezza, quella di dover bilanciare l’entusiasmo dell’amore con una dose di realismo che consenta da una parte di non cedere all’illusione della relazione perfetta e dall’altro a proteggersi dal pessimismo disfattista quando qualcosa inizia a scricchiolare.
Una consapevolezza che parallelamente la conduce a rilevare nell’autostima la condizione necessaria per instaurare un sano rapporto con il partner: Ciò che mi sento di dirvi è quindi: amate, amate e amate sempre, ma non dimenticate mai che al primo posto ci deve essere la vostra crescita personale e non per egoismo, perché è doveroso offrire di più a sé stessi e spesso è proprio questo che ci aiuta anche a essere migliori con agli altri.
Con il suo svolgersi agile e affidato a una scrittura “semplice”, quasi colloquiale, spesso vicino al “flusso di coscienza”, il romanzo esplora l’aspetto romantico e travolgente dell’amore senza, tuttavia, tralasciarne la componente pragmatica, offrendo così al lettore sorta di cartina di tornasole in cui ritrovarsi, se non nelle situazioni specifiche, quantomeno nell’universalità delle emozioni che le accompagnano.
Francesca Giovanna Dibenedetto nasce a Barletta nel 1963. Ha esordito come scrittrice nel 2009 con il romanzo “Ascoltami” che narra la storia di un’amicizia. Pubblica a inizio 2011 il romanzo “Non più soli”, incentrato sulla sterilità e l’adozione. Nel 2012 pubblica “Qualcosa di nuovo”, romanzo di ambientazione contemporanea, e nel 2014 il romanzo “Uno splendido cambiamento” storia, che nel suo insieme, è uno sguardo allargato su un ampio ventaglio di sentimenti. |
