Descrizione:
La pioggia torrenziale batte forte sulle lamiere dell?autobus. Sto dormicchiando. Ogni dieci minuti apro un occhio. È buio e l?aria condizionata è al massimo. I deliri della febbre mi estraniano dalla situazione. Ripiombo nel sonno. ?Maledetto vaccino della febbre gialla!? penso.
La strada è dissestata, stretta e fangosa. Fuori non si vede nulla. Improvvisamente un botto, l?autobus si blocca, c?è un problema. Un palo della corrente è caduto sul tetto e un volontario tra i passeggeri, un tico (così vengono chiamati i locali) si arrampica sui sedili e sale sopra il mezzo attraverso una botola per liberarci e poter finalmente ripartire.
Guardo Luca. E solo con lo sguardo gli chiedo se arriveremo mai a destinazione? ma dove siamo capitati? Sono ore che viaggiamo, forse non manca molto ormai. A una fermata, sale un individuo con un impermeabile militare. È completamente fradicio, il buio dell'abitacolo e il cappuccio che indossa non lasciano intravedere il suo volto. Cammina con aria decisa scrutando i passeggeri e si ferma proprio davanti a noi. Alzo dubbiosa lo sguardo: ?Luca, è tuo fratello!?
Così inizia la nostra avventura oltreoceano, in Costa Rica, terra di grandi parchi naturali, spiagge esotiche, scimmie, riso e fagioli. Ma cosa ci facciamo qui? Cominciamo dall?inizio? |