Descrizione:
Il vecchio modello di scuola era concentrato sulla trasmissione di conoscenze e contenuti agli alunni, invece oggi si cerca di sviluppare una scuola in grado di aumentare le competenze degli alunni, ossia la loro capacità di elaborare in maniera personale quanto hanno appreso per poterlo impiegare in maniera efficace nelle varie situazioni di vita e di lavoro che si presenteranno nell’arco degli anni. La ricerca pedagogica degli ultimi decenni si muove proprio in tal senso e nella stessa direzione vanno le sollecitazioni degli organismi internazionali e le ultime riforme della scuola. Questo lavoro, frutto dell’esperienza di tirocinio formativo attivo che ha portato l’autrice a conseguire l’abilitazione ad insegnare scienze nella scuola secondaria di secondo grado, analizza le basi storiche e culturali di questo cambiamento e fornisce un chiaro esempio di percorso didattico progettato attraverso la modalità dell’unità di apprendimento (UDA). L’unità di apprendimento è un’occasione didattica significativa per gli allievi, che tiene conto dell’unitarietà del sapere e non si limita alla sola trasmissione di conoscenze e abilità disciplinari, ma porta alla formazione integrale della persona, sviluppando competenze (trasversali e disciplinari) attraverso l’utilizzo di una didattica laboratoriale. L’UDA pone il ragazzo al centro dell’azione didattica e richiede la sua partecipazione attiva sia in modo individuale, sia all’interno di un gruppo, favorendo così la costruzione personale delle conoscenze. Inoltre ricorre ad attività e strumenti diversificati, sia innovativi che tecnologici e questo consente anche una personalizzazione dell’apprendimento. Nella realizzazione concreta di una UDA è richiesta una continua attenzione ai processi di apprendimento dei ragazzi e una notevole flessibilità per riadattare il percorso in itinere in base alle risposte degli allievi e alle opportunità di approfondimento e/o ampliamento che si potrebbero presentare.
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