Descrizione:
"Porno Strega" è più di un racconto porno: è un racconto femdom, ovvero di dominazione sessuale da donna a uomo. Scopri come Strega Susanna insegnerà la disciplina al giovane Rocco, colpevole di essere capitato nel posto sbagliato nel momento sbagliato.
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I racconti BDSM non sono tutti uguali, né i racconti erotici sulle milf. Segui Strega Susanna in una breve fiaba porno fatta di milf, dildo magici, guardoni ultradotati e pratiche femdom. Scoprirai che le favole della buonanotte possono essere molto divertenti…
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Strega Susanna vive da sola al di là del fiume e non vuole nessuno nel suo territorio. Di tanto in tanto trova un posticino isolato per sé, nel quale sollazzarsi in tranquillità con i suoi “manufatti” stregati. Manufatti lunghi, spessi e in grado di riempirla fino in fondo. Peccato che qualcuno minacci il suo divertimento solitario.
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Il giovane Rocco scoprirà a proprie spese quanto possa essere pericoloso spiare una strega mentre si diverte. Prima che se ne renda conto, si troverà piegato a novanta per subire le perversioni di Strega Susanna. Eppure non tutto il male vien per nuocere.
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Rocco ha un enorme talento nascosto, che nessuna donna è mai stata in grado di gestire a dovere. Grazie a Strega Susanna, scoprirà le gioie del sesso orale e del sesso anale, nonché quanto sia bello lasciare il controllo a una donna più esperta.
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“Strega Susanna” è un racconto erotico hard breve in italiano e autoconclusivo. Se però vuoi scoprire di più dei tanti talenti di Strega Susanna, cerca anche “Porno favola di Aurora” di Natalie Grimm.
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Estratto da "Porno Strega: Un racconto femdom"
"Intorno al pietrone ci sono solo alberi ed erba. Gli schizzi del torrente sottostante raggiungono i miei piedi e il suono della corrente copre il rumore dei passi. Un cespuglio si muove e la testa di un cervo si affaccia nella mia direzione. Si guarda intorno e si allontana.
Qui sì che potrò divertirmi in solitudine, senza paesani che rompono le scatole alla porta.
Lascio cadere la borsa e scivolo fuori dal vestito. Mi sdraio nuda sotto il sole, ginocchia piegate e gambe aperte. Batto tre volte le mani e i lacci della borsa si allargano.
Un glande di legno fa capolino dall’apertura, si gira a destra e a sinistra. Il dildo si piega in avanti e cade fuori, rotolando un paio di volte sulla pietra. Si solleva sui testicoli e li usa come due tozze gambette per avvicinarsi a me. Si piazza accanto al piede destro, in attesa di un ordine.
Altri tre glandi sbucano dalla borsa e scivolano fuori. I testicoli di legno ticchettano sulla pietra. Gli uccelli finti raggiungono il loro compagno e gli si piazzano accanto, in ordine d’altezza. Dalla borsa scivolano fuori due coni di vetro, che rotolano fino ai dildo e si mettono in fondo alla fila." |