Descrizione:
Quest'opera non vuole essere una monografia di tipo accademico sul Nolano; essa è piuttosto l'analisi di alcuni temi del suo pensiero confrontati con le fonti antiche e con gli sviluppi che hanno avuto nella filosofia degli ultimi secoli. Bruno è stato uno dei pensatori che meglio hanno saputo spiegare il rapporto fra il soggetto e l'oggetto, cioè la relazione tra le passioni, gli impulsi vitali, la potenza, la volontà, il dionisiaco o che dir si voglia da un lato, e la forma, l'idea, l'atto, il sistema, l'apollineo dall'altro lato. Ci sono filosofi che hanno una maggiore propensione alla soggettività (i filosofi dell'esistenza) altri all'oggettività (quelli dell'idea), e per quanto nessuno possa essere solo soggettivo o solo oggettivo, quelli tendono a sminuire l'oggetto, questi il soggetto. La difficoltà di quel rapporto mi è parsa evidente nei tormenti teorici dei due più significativi pensatori del Novecento, Croce e Heidegger: nel primo arriva a una crisi senza soluzione il pensiero dell'oggettività; il soggetto, anche quando non invitato, è sempre lì che fa capolino nell'idealistico mondo delle forme; in Heidegger giunge a una mancanza di concretezza il pensiero della soggettività, fino a perdersi nel misticismo dell'abisso senza fondo, nella dimenticanza dell'oggetto.
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