Descrizione:
«In questo apparente dialogo a due, l’autore sembra rievocare la presenza – ma anche l’assenza – di quelle persone care che hanno lasciato un’impronta indelebile nella sua vita. Alcune lo hanno abbandonato per sempre, probabilmente non volutamente, per altre è stata una decisione dettata dai più svariati motivi, ma questi non sono importanti, in fondo. Ciò che conta, infatti, è il ricordo, così vivo che ancora brucia, un segno indelebile che se da una parte ancora fa soffrire, dall’altra ricorda la bellezza di quel sentimento, di quell’amore.»
(dalla Prefazione)
Valerio Venturi è nato a Grizzana Morandi (BO) nel 1957 e vive a Poggio Renatico (FE). Ha ricevuto vari premi e riconoscimenti tra cui: 2° classificato al “Icosaedro International”, Firenze, nel 1985 (l’autore, il poeta, l’artista); 1° classificato “La felce d’oro – Città di Bologna”, nel 1990; 2° classificato “Premio Letterario Frontiere Europee”, Ancona, 1992, sezione haiku; 2° classificato “Premio Gino Milli”, Bologna, 1994; 3° classificato “Biennale artistica, fotografica, letteraria”, 1986, Firenze. Questa è la sua prima pubblicazione. |