Descrizione:
In una Torino devastata dalla guerra, il giovane Marco Sammarco, capitano del neonato esercito confederale del Piemonte, si ritrova suo malgrado a dover guidare la sua gente in quella che è diventata una guerra dei poveri. La scarsità di cibo e le condizioni precarie hanno portato gli uomini di tutte le razze a odiarsi tra loro. Marco sembra l’unico a volersi opporre a questo odio, ma le continue scorrerie degli austriaci non fanno altro che aggravare la situazione.
In tutto questo ci si mette di mezzo anche uno spietato assassino, conosciuto con il nome di Kar. Il giovane capitano ha il compito di fermarlo, ma si trova dinanzi a ostacoli inaspettati e difficili da superare. Vuole comunque scoprire a ogni costo la verità che sta dietro a quelle morti e, insieme al suo migliore amico, il sergente Sergio Panetta, il soldato Andrea Prisco e altri si avventura in territori spesso inospitali in quanto crocevia di bande armate e soldati infedeli. Un’ostinazione che pian piano si trasforma in ossessione guida le sue indagini, grazie a cui arriverà a scoprire che dietro agli omicidi si celano persone e motivazioni che vanno ben oltre la sua più fervida immaginazione.
Massimiliano Metta è nato a Torino nel 1970. Da giovane si è cimentato nello studio dell’arte drammatica, frequentando dapprima un corso di dizione e recitazione presso l’ormai scomparso Massimo Scaglione, per poi approdare all’Accademia Arte e studio, sotto la guida esperta di Carla Pescarmona. Purtroppo le difficoltà economiche lo hanno costretto a lasciare incompiuto il suo progetto per dedicarsi al lavoro, aiutando la sua famiglia. Ha pubblicato due romanzi, Il non uomo e Fattore cinque.
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