Descrizione:
Tano Martini, protagonista della saga poliziesca di cui “L’antenato scomodo” è il primo volume, è un personaggio a tutto tondo, perciò stesso molto complesso. La sua analisi introspettiva ed evolutiva è demandata alla perspicacia dei suoi lettori, che continueranno a comprenderlo sempre meglio, con il susseguirsi delle vicende. Come tutti i personaggi dinamici, il nostro eroe è destinato a mutar pelle, durante il corso della sua lunga carriera. I tristi eventi faranno emergere le sue doti umane, anche se resterà sempre un “segugio”, come lo definisce il marchese nel suo testamento spirituale. … un segugio con un grande cuore e una particolare sensibilità che lo inducono a decisioni impopolari, rispettose dell’etica, e che lo trasformano in un eroe romantico. Tano Martini cresce con gli eventi. Alla fine, riesce a conciliare nelle sue azioni cuore e ragione. Ne verrà fuori una figura carismatica. Pertanto, le vicende narrative che lo coinvolgono sono dei lavori atipici: sono dei gialli perché c’è l’assassino, ci sono i delitti, c’è una trama accattivante, ma i casi delittuosi sono sempre avvolti da un velo di romanticismo, a tratti, nostalgico, e da tanta passione. Tutto questo li rende meno cruenti, più sopportabili. Sui crimini aleggia l’amore, in tutte le sue variegate forme. Martini va sempre alla ricerca del punto di rottura: il momento iniziale del traviamento conclamato. Ne indaga le cause, convinto che mostri si diventi. Ha orrore del crimine ma ha anche una motivata compassione per i criminali. La sua analisi lo porta sempre a capire, comprendere, con una pietas profonda; mai a giustificare e/o assolvere. È per questa sua visione generale del crimine che gli assassini non suscitano solo orrore, ma anche tanta compassione per le cause pressanti che li portano a delinquere.
L'autore
Giovanna Guaglianone, calabrese di nascita, si è laureata in Lettere moderne e in Sociologia all’università di Napoli. Dirigente scolastico nella secondaria superiore, ha vissuto a Vicenza per quasi 20 anni. Ora vive a Palermo. È giornalista-pubblicista, autrice di progetti scolastici, testi (una grammatica sperimentale per la s.s. - Loffredo – Napoli)) e oltre 100 articoli, pubblicati sulla pagina culturale de “Il giornale di Vicenza” negli anni in cui era dirigente in quella città. Ha esordito nella narrativa con Ganinova (Ed. Guida, 2002); La favola antica (Guida, 2004); Esserci (Guida 2005).
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