Descrizione:
Nel porto di Nyhavn, lettore, c?è un bar decisamente equivoco chiamato Cassiopea. Lì vanno ad arenarsi marinai, tatuatori, viaggiatori apparentemente di passaggio: tutti stranieri, tutti prigionieri volontari di un intreccio di ambigue passioni nelle quali i sogni interferiscono pericolosamente con la realtà. In questo spazio labirintico, dove si nasconde un segreto che i personaggi inseguono, la protagonista, Nanán, ha trovato lavoro come raccontatrice di sogni, e a volte come sirena? Un mondo nel quale ogni cosa ? gesti, sogni, Nanán stessa ?, sembrano sdoppiarsi, e non soltanto negli specchi.
È di questo che Nanán parla con il suo interlocutore, seguendo il ritmo di una confessione che nasce disordinatamente davanti ai nostri occhi, libera da regole cronologiche o logiche: l?ordine è dettato dalle sollecitazioni della curiosità, dalle incertezze della memoria, dalle inaspettate intrusioni della morte.
Un racconto fantastico sul tema del doppio? Allucinazioni provocate dall?alcool e dalle notti senza fine? Forse, soprattutto, una storia d?amore ? di amori ?, un resoconto sulle svariate forme dell?esilio e una esplorazione sull?impossibilità di una (auto)biografia che possa esaurire il nostro multiple passato. |