Descrizione:
Cinque amici, tra i trenta e i quarant?anni, colti e frivoli, si ribattezzano con nomi di ascendenza classica: il Fauno, Plauto, Dioniso, Alcibiade e Zenone. Trascorrono i momenti insieme inscenando simposi, banchetti sul modello degli antichi, vestiti di bianche toghe.
Questi convivi sono occasioni di interminabili chiacchiere filosofiche e letterarie, temprate da un?ironia piena di doppi sensi, intermezzi surreali e ubriacature durante le quali esibire sfacciatamente un?erudizione libresca. Ma sotto i discorsi colti, cova la disillusione per una vita di provincia addormentata e un?esistenza che si ripete sempre uguale, in un paese, l?Italia contemporanea, caduto in una recessione economica senza fine. Così i protagonisti decidono di concedersi un viaggio estivo percorrendo in auto l?Italia, per ?rifare Arbasino ai tempi della crisi? (il riferimento è al famoso romanzo di Alberto Arbasino, Fratelli d?Italia, che narra un viaggio frenetico di giovani ricchi nell?Italia del boom economico, negli anni Sessanta).
Durante il viaggio i cinque incontrano le loro omologhe femminili con cui instaurano una leggera relazione conviviale-sessuale e un gruppo di rumorosi letterati napoletani, tra cui spicca il languido poeta Ciro. Il dialogare teatrale raggiunge il parossismo di una festa continua farcita di battute e citazioni incalzanti, sesso promiscuo e movimenti senza posa. Ma nonostante la farsa immorale e allegra, i protagonisti intraprendono un percorso di maggiore consapevolezza della loro condizione, percorso che rende così il libro una sorta di romanzo di formazione in chiave ?tardiva?. Un racconto decadente e frivolo, esuberante e pensieroso al tempo stesso. |