Descrizione:
Lui aveva un?altra e lei lo sapeva. Lui stava per andarsene e lei non poteva fermarlo. Ogni sera, sotto gli occhi dei figli, le scenate, le urla e la disperazione. Poi, all?improvviso, l?incidente d?auto, e lui immobilizzato in una camera d?ospedale. L?altra scompare. È solo lei che va a trovarlo ogni mattina, che può finalmente prendersi cura di lui. E quando il marito fa ritorno a casa lei lo nutre, lo lava, lo sostiene, registra con entusiasmo i suoi progressi quotidiani. Nella speranza che, recuperata la propria integrità fisica, torni a essere un padre affettuoso e un marito fedele.
Il vero dramma descritto da Mauvignier si svolge però nel corpo, nel cuore, nell?intima esistenza di questa donna tormentata che inganna se stessa. E non è soltanto l?assillo della gelosia e l?angoscia dell?abbandono, ma ancor più il dramma della parola interdetta, di una solitudine lacerante e senza via d?uscita. La voce della protagonista si leva diretta e nuda, inconsolabile, e ferisce come un coltello. Mauvignier riesce a coglierla, con sorprendente sensibilità, nel momento stesso del suo nascere: di qui il ritmo concitato, i pensieri che restano sospesi per inseguire altri pensieri, incalzanti e ossessivi. Perché a parlare davvero sono i silenzi, le esitazioni, l?incidersi muto del dolore nella carne. In tal modo, quasi inavvertitamente, quasi per sottrazione, una donna semplice e di modeste condizioni si innalza al livello delle grandi eroine amorose della letteratura.
Laurent Mauvignier (1967) è uno dei giovani scrittori francesi più apprezzati dal pubblico e dalla critica. Ha all?attivo sei romanzi. La camera bianca, il suo primo libro tradotto in italiano, è stato insignito del Prix Wepler e del Prix du Livre Inter. |